4x400 in finale, Donato e Forte sottotono

10 Agosto 2018

Le azzurre con Grenot, Chigbolu e Lukudo guadagnano la qualificazione con il miglior tempo. Avanti anche il quartetto con Re e Tricca. I triplisti escono di scena nelle eliminatorie

Agli Europei di Berlino entra in finale dalla porta principale la 4x400 femminile dell’Italia, con un bel successo in batteria. A scendere in pista è la staffetta che ha vinto i Giochi del Mediterraneo a Tarragona, ma il crono di oggi è migliore di quasi mezzo secondo con 3:27.63, decima prestazione nazionale di sempre. Avvio prudente di Maria Benedicta Chigbolu nella prima frazione, tutta in corsia, per cambiare in buona posizione con “Ayo” Folorunso che guadagna subito il secondo posto, in scia alla Gran Bretagna, e chiude decisamente forte provando ad affiancare l’avversaria. Il testimone va nelle mani di “Raffaella” Lukudo, brava a rimanere in contatto prima di superare la britannica nella parte conclusiva della sua frazione. Tocca quindi a Libania Grenot che si trova in testa, poi subisce il momentaneo sorpasso della britannica Emily Diamond. Ma la “panterita” non molla e nell’ultimo rettilineo mette la freccia per andare a vincere. La seconda batteria va alla Polonia in 3:28.52 e quindi le azzurre centrano il miglior tempo del turno, un ottimo biglietto da visita per la finale di domani, sabato 11 agosto, alle 21.50 quando proveranno a tornare sul podio, due anni dopo il bronzo di Amsterdam nel 2016.

RE E TRICCA - La 4x400 azzurra di Edoardo Scotti, Michele Tricca, Vladimir Aceti e Davide Re accede in finale con il settimo tempo totale (3:04.08) e il secondo posto nella seconda batteria orchestrata dal Belgio che schierava in terza frazione il campione del mondo juniores dei 400 Jonathan Sacoor e uno soltanto dei fratelli Borlée (Dylan) nella frazione conclusiva (3:02.55 al traguardo). Da Tampere a Berlino, dall’oro mondiale con la staffetta under 20 all’esordio tra i big, Edoardo Scotti lancia con la consueta grinta il quartetto azzurro e cede il testimone a Michele Tricca in linea con Olanda e Belgio. Il piemontese scatta forte nella prima curva e alla corda è davanti a tutti, poi viene risucchiato dall’Olanda, baldanzosa con il bronzo europeo di due anni fa, Liemarvin Bonevacia. Gli azzurri sono terzi quando il bastoncino passa nelle mani del campione europeo juniores Vladimir Aceti che attacca gli olandesi e guadagna una posizione nel rettilineo finale per consegnare il testimone in seconda piazza a Davide Re. E mentre Aceti riceve una botta alle spalle dal frazionista spagnolo, il vincitore dei Giochi del Mediterraneo è costretto a un dribbling nel traffico e deve rincorrere il più piccolo dei Borlée. Negli ultimi 200 metri c’è da tener duro per non farsi acciuffare dalla Spagna (3:04.62), che tra le punte schierava Lucas Bua e Samuel Garcia, e dall’Olanda, rimasta fuori con 3:04.93. Più veloce era stata la prima batteria che aveva fatturato i tre migliori tempi, a partire dal 3:01.62 della Gran Bretagna (con Martin Rooney in ultima), seguita dalla Francia (3:01.67) e dalla Repubblica Ceca di Pavel Maslak al primato nazionale (3:02.52).

L'appuntamento con la finale è per domani, sabato 11 agosto.

DONATO E FORTE OUT - Quarantadue anni da compiere martedì prossimo, a Fabrizio Donato non riesce il colpaccio. Il capitano manca l’accesso in finale nel triplo e termina la qualificazione con 16,15 (-0.9), in ventesima posizione. Al primo hop-step-jump stacca lontano e assesta un 15,24 per cominciare. Qualcosa in meno nel secondo turno con 15,11 (-0.1), poi la terza prova è più lunga, ma non abbastanza per brindare alla sua quinta finale continentale all’aperto. Il finanziere bronzo olimpico di Londra 2012, campione europeo nella stessa stagione a Helsinki, deve abbandonare la rassegna con un po’ d’amaro: “Ero venuto qui con altre ambizioni - spiega Donato - non nascondo che ho fatto fatica nell’ultimo periodo però avevo adottato strategie diverse per cercare di arrivare pronto. Purtroppo qualcosa non ha funzionato e mi dispiace perché era un’occasione da prendere al volo. Questo mi rammarica. Sono stato poco bravo. Quando non si passa il turno è l’atleta che sbaglia, non è colpa della pedana. Probabilmente non ero nelle condizioni in cui pensavo di essere”. Non ci saranno sfumature d'azzurro in finale perché Simone Forte è il primo degli esclusi con 16,35 (+1.4), in una serie in crescita, iniziata con 15,77 (+0.5) e proseguita con il 15,81 (-0.6) del secondo assalto. Il romano delle Fiamme Gialle finisce dodicesimo, a soli sei centimetri dalla finale (16,41 dello slovacco Tomas Veszelka), comunque al di sotto del 16,73 graffiato sulla sabbia per il titolo tricolore under 23 di Agropoli a inizio giugno. Nell’analisi post-gara non si fa sconti: “La finale era alla portata ma ho sbagliato gara dall’inizio. Nel terzo salto ho provato ad aggiustare la situazione ma nei primi due ho staccato mezzo metro dietro ed è diventata subito difficile. Sono dispiaciuto perché il mio stato di forma è eccellente e sto molto meglio di quando ho fatto il personale. Non si può buttare così una finale europea, è veramente un peccato”.

DIRETTA TV E STREAMING - Tutte le emozioni degli Europei di Berlino sono trasmesse sui canali Rai (Rai2, RaiSport, RaiSport+HD e la piattaforma RaiPlay), sui canali Eurosport (Eurosport 1, Eurosport 2 ed Eurosport Player) e in streaming sul portale Eurovision al seguente link: www.eurovisionsports.tv/EuropeanChamps18/athletics

FOTO - GLI ORARI DEI LAZIALI IN GARA - START LIST - RISULTATI 



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