Bianchetti: 20,17! ''Ora voglio di più, sto bene

22 Giugno 2019

Il pesista reatino e la scommessa vinta con Andrea Milardi: prima volta sopra i venti metri. "Cerco il 20,50": il poliziotto è il settimo italiano di sempre all'aperto

Sarà l’assonanza con il suo paese natale, Contigliano, a pochi km da Rieti, ma Conegliano, in Veneto, porta fortuna al pesista Sebastiano Bianchetti (Fiamme Oro Padova) che nel meeting della cittadina trevigiana sfonda, per la prima volta in carriera, il muro dei 20 metri. Precisamente 20,17: nuovo PB, con il ritocco del 19,89 siglato quest’anno sulla pedana di Rieti, vittoria nel confronto con un altro azzurro come l’aviere Leonardo Fabbri - che nella serata del Meeting di Conegliano non va oltre un 19,06 - e piazzamento al settimo posto dei pesisti italiani all-time.

SCOMMESSA - Un miglioramento di 28 centimetri per il gigante reatino allenato da Corrado Fantini che ha un valore romantico e speciale. Sfondare il muro dei 20 metri era una scommessa fatta con Andrea Milardi, il papà dell’atletica reatina che oggi non c’è più e dà il nome alla Studentesca. Un mentore, un guru, un maestro che ha sempre creduto in Bianchetti e al quale il poliziotto (bronzo under 23 due anni fa a Bydgoszcz, stessa medaglia nel 2015 tra gli juniores a Eskilstuna) è legatissimo. Bianchetti nel weekend passato è tornato a vestire i colori della Studentesca Milardi per la finale oro dei CdS di Firenze: primo nel disco e secondo nel peso nella competizione che ha visto la sua squadra laurearsi vicecampione al maschile e al femminile.

IL COMMENTO - “Sono abbastanza contento della gara – ha detto Bianchetti dopo il 20,17 a Conegliano - questo risultato lo aspettavo da un po’ di tempo, e ci credevo dopo i grandi cambiamenti tecnici degli ultimi otto mesi e il trasferimento a Fidenza. Sto tornando in grande forma dopo aver sofferto per la mononucleosi e sono piuttosto felice anche della serie di stasera, con tutti i lanci sopra i 19,50 e un nullo finale oltre i venti. La prossima gara sarà a Livorno il 29 giugno e si va a caccia dei 20,50. Il confronto con Leo Fabbri è un grande stimolo che mi aiuta anche negli allenamenti: non mi piace stare dietro!”.

ch.di.



Condividi con
Seguici su:

Pagine correlate