Il convegno sulla corsa di resistenza a Bologna

21 Ottobre 2017

Grande successo del convegno sulla corsa di resistenza.

Si è svolto oggi presso la Sala Convegni del Palazzo del Coni a Bologna l'atteso seminario sulla corsa di resistenza, a cui ha partecipato un folto pubblico di interessati, fra tecnici di atletica, dirigenti, studenti di scienze motorie e appassionati. Il numero di richieste pervenute per partecipare al convegno è risultato ben superiore al limite massimo previsto di iscritti, tenuto conto della capienza della sala, tanto che non si è potuto accogliere tutte le richieste pervenute.

Il convegno era organizzato dal Coni Regionale e specificatamente dalla Scuola Regionale della Sport della Emilia Romagna e ha avuto come relatori illustri personaggi dell'atletica, in qualità di tecnici e/o docenti di sport.

Dopo i saluti istituzionali di Umberto Suprani, presidente del Coni Regionale, di Marco Benati, presidente della Fidal Emilia Romagna e di Giorgio Carbonaro, responsabile Ufficio Studi e Ricerche della Fidal Nazionale, ci sono stati gli interventi dei relatori.

Franco Merni, docente dell'Università di Bologna, ha presentato la relazione su "Stefano Baldini: due stagioni a confronto prima di Atene", utilizzando anche il contributo di Davide Baldini, fratello di Stefano, che si laureò in scienze motorie discutendo proprio la tesi sugli allenamenti di Stefano, comparando quantità e qualità dei lavori di allenamento effettuati nelle stagioni 2003 con i Campionati Mondiali di Parigi 2003 e 2004 con le Olimpiadi di Atene.

Lucio Gigliotti, allenatore di 2 ori olimpici di maratona come Gelindo Bordin nel 1988 a Seoul e Stefano Baldini nel 2004 ad Atene, ha relazionato su "Gli ori di Olimpia: strade diverse per lo stesso risultato", facendo rivivere all'appassionato pubblico questi momenti esaltanti per l'atletica italiana, raccontando aneddoti e sedute di allenamenti dei 2 campioni olimpici, diversi per estrazione e caratteristiche tecniche ma entrambi accompagnati da Lucio al massimo traguardo sportivo.

Piero Incalza, docente all'Università di Pavia e studioso e tecnico di atletica, ha trattato l'argomento del "Metabolismo e meccanica di corsa: facce della stessa medaglia", rimarcando la necessità di lavorare negli allenamenti anche su questi aspetti.

Antonio La Torre, docente all'Università di Milano e responsabile del settore fondo e marcia della Fidal Nazionale, nonchè allenatore di un altro oro olimpico, quello di Ivano Brugnetti nella marcia 20 km ad Atene 2004, ha esposto la relazione "Allenare la resistenza: tradizione e innovazione", illustrando anche un'analisi del progresso a livello mondiale nelle specialità maschili e femminili dei 5000 metri, 10000 metri, mezza maratona e maratona, non di pari entità in queste specialità e ha raccontato, nella veste di spettatore interessato, anche alcuni aspetti del recente e famoso Breaking2 che si era svolto a Monza nella scorsa primavera.

Tutti i relatori sono stati concordi nel sottolineare che la situazione della corsa di resistenza a livello nazionale non è oggi esaltante, ma occorre lavorare duramente per tornare a buoni livelli e non deve mancare il confronto e la discussione fra le varie "scuole" di allenamento che ci sono in Italia e che hanno caratterizzato i momenti d'oro della nostra atletica.

Giorgio Rizzoli

 

 

 



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