Barshim e Thiam atleti dell'anno

24 Novembre 2017

L'altista qatariota e l'eptatleta belga incoronati nel gala degli IAAF Athletics Awards 2017 a Montecarlo. L'ostacolista norvegese Warholm e la triplista venezuelana Rojas proclamati astri nascenti della stagione.

Mutaz Barshim e Nafi Thiam sono gli atleti dell'anno. Nello sfavillante show degli IAAF Athletics Awards di Montecarlo, il mondo dell'atletica ha proclamato il re e la regina del 2017. La corona maschile è spettata al 26enne qatariota, oro mondiale dell'alto e imbattuto per tutto l'arco di una stagione che l'ha fatto volare in due occasioni a quota 2,40: è la prima volta che questo premio va ad un altista. "Che cos'è la gravità? - ha dichiarato Barshim - Se qualcosa non è mai stata fatta prima, questo non significa che non si possa fare. Se si lavora duramente, niente è impossibile!". Battuti Mo Farah che, dopo il monopolio in pista, ha deciso di aprire un nuovo capitolo della sua carriera su strada e il sudafricano Wayde van Niekerk, dominatore assoluto del giro di pista: l'oro olimpico, il record del mondo e il titolo iridato dei 400 metri portano tutti il suo nome.

VIDEO | LA PREMIAZIONE DI MUTAZ BARSHIM A MONTECARLO

L'eptatleta belga Thiam aggiunge un'altra gemma a una carriera che l'ha vista infrangere il muro dei 7000 punti nelle sette fatiche e centrare la strepitosa "combo" oro olimpico + oro mondiale. Il suo messaggio è chiaro e parla ai giovani: "Seguite la vostra strada, divertitevi e lavorate sodo per raggiungere i vostri obiettivi!". Nella terna delle finaliste anche l'astista greca Katerina Stefanidi, campionessa di tutto nelle ultime due stagioni e quarta performer alltime con 4,91, e l'etiope Almaz Ayana, sovrana dei 10.000 metri e già insignita del premio nel 2016.

VIDEO | LA PREMIAZIONE DI NAFI THIAM A MONTECARLO

Le Rising Star 2017 hanno, invece, i volti del 21enne norvegese Karsten Warholm, campione del mondo dei 400hs, e della 22enne triplista venezuelana Yulimar Rojas, argento olimpico e oro mondiale. Lo speciale riconoscimento per i coach è andato, quindi, ad Anna Botha, allenatrice di van Niekerk. "Essere donna ed essere una coach - le parole della saggia e instancabile 75enne - comporta molte sfide, soprattutto se si è madre. Ma bisogna inseguire il proprio sogno per poi poter aiutare gli atleti a centrare i loro traguardi".

Anche se dall'Australia, per il pubblico del Grimaldi Forum di Monaco non poteva mancare un video-messaggio di Usain Bolt. Al fulmine giamaicano - nell'anno in cui ha dato l'addio alle competizioni - è stato conferito il President's Award dal numero 1 della IAAF Sebastian Coe.

MONTECARLO: TORTU DA' LEZIONI DI SPRINT - In rappresentanza dell'atletica italiana è intervenuto alla cerimonia il presidente FIDAL Alfio Giomi che ha avuto al suo fianco due big azzurri come l'iridato indoor e oro europeo dell'alto Gianmarco Tamberi e Filippo Tortu. Ma prima di mettersi lo smoking per la serata di gala, il campione europeo e argento mondiale under 20 dei 100 metri ieri ha incontrato gli studenti del Principato insieme a una star dell'atletica: l'ex iridata e primatista mondiale di maratona Paula Radcliffe. Super Pippo poi, a quattro passi dalla spiaggia di Larvotto, è diventato un "professore di sprint" per i giovani monegaschi ai quali, tra una prova e l'altra sui blocchi di partenza, ha raccontato con la sua solita ironia: "A dire il vero non sono proprio un grandissimo partente, ma poi quando mi trovo gli avversari davanti scatto e non vedo l'ora di tagliare il traguardo prima di loro!". Per Tortu anche un giro in barca a vela su cui si è divertito a fare lo skipper di un "equipaggio" con tanti big internazionali, in mezzo a cui ha fatto la sua incursione Hero, la scatenata mascotte dei Mondiali di Londra.

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Filippo Tortu a Montecarlo (foto IAAF)


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