Berlino: Tamberi-Crippa quarti, quinta Osakue

11 Agosto 2018

Ai piedi del podio il recordman italiano dell’alto con il primato stagionale di 2,28 e il mezzofondista sui 5000 metri in 13:19.85, dopo il bronzo nei 10.000 agli Europei. Tra le big anche la discobola (59,32).

di Luca CassaiNazareno Orlandi - interviste video di Alessio Giovannini

Tanti piazzamenti a ridosso del podio per l’Italia dell’atletica nella penultima serata dei Campionati Europei a Berlino. Nell’alto quarto posto di Gianmarco Tamberi che mette in pedana tutte le sue qualità agonistiche e realizza la migliore gara dell’anno con il primato stagionale di 2,28, una misura che non saltava dai Mondiali di Londra della scorsa estate. L’azzurro cede il titolo al tedesco Mateusz Przybylko, impeccabile alla quota vincente di 2,35. Ci prova fino in fondo anche il 21enne Yeman Crippa, quarto nei 5000 in 13:19.85 ad appena un secondo dal record personale dopo il bronzo sui 10.000, nella notte della magistrale doppietta del 17enne norvegese Jakob Ingebrigtsen (13:17.06), dominatore ieri dei 1500 metri. Nel disco quinta la 22enne Daisy Osakue, alla sua prima finale importante in cui si gioca al meglio le proprie carte con 59,32, terza misura in carriera a 40 centimetri dal suo primato italiano under 23, mentre la croata Sandra Perkovic (67,62) centra il quinto oro consecutivo. La staffetta 4x400 femminile lotta per le medaglie ma sul traguardo è quinta con Maria Benedicta Chigbolu, Ayomide Folorunso, Raphaela Lukudo e Libania Grenot in 3:28.62. Sesta invece la 4x400 degli uomini: Edoardo Scotti, Michele Tricca, Davide Re e Matteo Galvan chiudono in 3:02.34.

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TAMBERI, MEDAGLIA SFIORATA - Entra in pedana per difendere il titolo europeo Gianmarco Tamberi. È la sua quarta finale consecutiva in questa manifestazione. Il 26enne anconetano delle Fiamme Gialle si presenta indicando il caratteristico “halfshave”, la barba tagliata solo sulla metà destra del viso, come d’abitudine in tutte le occasioni più importanti. Cappellino azzurro con visiera alla rovescia, un bacio al tricolore che ha sul braccio sinistro: il pubblico risponde con l’applauso. “Gimbo” rompe il ghiaccio senza problemi, superando con ampio margine di sicurezza il 2,19 di apertura, mentre l’unico eliminato alla quota di ingresso è l’ucraino Demyanyuk. La progressione di gara porta a 2,24 e arriva il primo errore per il campione mondiale indoor del 2016, a cui non manca l’elevazione, ma l’asticella viene abbattuta in fase di svincolo. Un errore corretto nel secondo tentativo che è quello buono: il marchigiano allenato dal papà-coach Marco si carica, poi dopo il salto riuscito fa il gesto di “calma” con le mani, in quarta posizione provvisoria alle spalle dei tre atleti (il russo Ivanyuk, il bielorusso Nedasekau, il tedesco Przybylko) che invece hanno ancora un ruolino immacolato. Fuori il greco Baniotis, il tedesco Onnen, l’olandese Amels e lo svizzero Gasch, restano in sette per cimentarsi a 2,28. Il recordman italiano chiede e riceve la “clap” dalla curva, parte molto deciso nella rincorsa: l’asticella si muove, ma non cade. Primato stagionale per Tamberi, che non saliva così in alto dal 2,29 di un anno fa ai Mondiali di Londra e aggiunge un centimetro al 2,27 del meeting di Montecarlo. Prosegue il percorso netto di Ivanyuk e Przybylko, ma fioccano i nulli per tutti gli altri: out il polacco Bednarek, l’ucraino Protsenko e il turco Acet, intanto Nedasekau si riserva l’ultima cartuccia a 2,31 dopo due errori e va a segno. Il giovane bielorusso si inserisce quindi in zona podio, spingendo “Gimbo” di nuovo al quarto posto momentaneo. Non sono da meno gli altri contendenti: Przybylko e Ivanyuk, che firma il suo primato all’aperto, saltano 2,31 in rapida successione, con l’azzurro che sbaglia nettamente e sceglie così di passare per i due salti rimanenti. Si va a 2,33 con un’altra prodezza di Nedasekau, capace di eguagliare il personale dell’oro europeo under 20 a Grosseto 2017, e la pronta risposta del tedesco, che si conferma infallibile. Tamberi prova a confrontarsi con 2,33 come non accadeva dal 2016, ma dopo due errori rimane quarto. Per nobilitare l’oro di Mateusz Przybylko c’è anche la ciliegina sulla torta di un 2,35 alla prima, argento a Nedasekau (2,33) e bronzo a Ivanyuk (2,31).

GIMBO TAMBERI: “CI HO MESSO L’ANIMA” - “Mi devo inchinare agli avversari - commenta Tamberi - perché i tre che vanno sul podio hanno centrato il personale. Non mi aspettavo una gara così, pensavo che 2,28 superato senza errori bastasse per una medaglia. Ho cercato di fare il mio, nel primo tentativo a 2,33 ero anche abbastanza vicino, poteva valere un 2,31 ma ho provato il tutto per tutto per cercare una medaglia. Ero carichissimo, la voglia di saltare mi portava via. Sono sicuro che questa è la strada giusta per tornare in alto, credo che avrei potuto fare anche 2,33 ma con una progressione diversa, e poi sono misure che non provo da tanto tempo. Una gara in cui Przybylko ha realizzato un capolavoro di fronte a un gran tifo, me ne sono preso anch’io una bella fetta e mi sono divertito. Se guardiamo il lato positivo, sono contento di aver fatto il record stagionale con la maglia dell’Italia, ci tengo a dare il massimo in azzurro, e mi è piaciuto il carattere che ho mostrato a 2,28. Ma non ambisco a questo, gli obiettivi sono altri. L’anno scorso non ne avevo più dopo i Mondiali, invece adesso non vedo l’ora di tornare in gara, tirare fuori la cattiveria per quella di oggi e magari fare 2,30. Ci ho messo veramente l’anima e ringrazio tutti quelli che mi sostengono”.

VIDEO | LE PAROLE DI GIANMARCO TAMBERI

BRAVO YEMAN - Spettacolare quarto posto per Yeman Crippa nella finale dei 5000 (13:19.85) dopo il bronzo di martedì sera nella distanza doppia. È la notte della magistrale doppietta del 17enne norvegese Jakob Ingebrigtsen (13:17.06, record europeo under 20). E se ventiquattr'ore fa è diventato il primo Millennial a fregiarsi di un titolo europeo, stasera si impone davanti al fratellone Henrik (13:18.75) e aggiunge un altro tassello alla storia dei Campionati Europei: nessuno prima di lui aveva mai conquistato l'oro dei 1500 e dei 5000 nella stessa edizione. Bravo Crippa, che non gli arriva così lontano. Il trentino delle Fiamme Oro guadagna un posto in volata dopo una condotta attenta e sempre in controllo, nelle posizioni avanzate del gruppo, e per poco non riesce ad acciuffare la terza piazza del francese oro dei 10.000 Morhad Amdouni (13:19.14): “Sono contento anche di questa gara - commenta il 21enne allenato da Massimo Pegoretti, stasera alla seconda prestazione in carriera a circa un secondo dal 13:18.83 di Stanford del primato italiano under 23 a maggio - Per pochissimo è sfuggito il podio, forse per colpa mia, perché ho commesso vari errori: ho fatto tante volte avanti e indietro, e mi è costato molto. Se ne avessi avuto un po' di più, nel rettilineo finale avrei preso il francese. È una medaglia di legno, ma sono giovane e posso lavorarci. Torno a casa con un terzo e un quarto posto niente male, poi vedendo chi mi ha battuto sono sereno, pur sapendo che devo lavorare molto”.

VIDEO | INTERVISTA A YEMAN CRIPPA

DAISY DA APPLAUSI - È commovente, imprevedibile e ricco di significato il quinto posto di Daisy Osakue nella finale del disco. Dimenticato il momento difficile, la 22enne torinese della Sisport sospinta in tribuna dal tecnico federale Nicola Vizzoni e dall’allenatrice Maria Marello, pizzica un 59,32 che solletica gli attesi sessanta metri e la spedisce tra le star del continente alle spalle dell’inarrivabile campionessa croata Sandra Perkovic (67,62 per il quinto titolo europeo consecutivo) e del trio tedesco Nadine Muller (63,00), Shanice Craft (62,46) e Claudine Vita (61,25) “Già la finale era un sogno e ci sono entrata, poi l’obiettivo era arrivare tra le prime otto per giocarmi gli ultimi tre lanci e ce l’ho fatta ancora - riepiloga Daisy, capace del terzo risultato in carriera a quaranta centimetri dal suo record italiano under 23 di 59,72 - Amareggiata soltanto per non aver realizzato il personale ma non ero lontana e sono molto contenta. Mi sono divertita troppo, qui ero in pedana con le migliori. È la quarta volta quest’anno che lancio vicino ai 60 metri, spero di farli presto. C’è tanto su cui lavorare, mi dispiace per i nulli, non vedo l’ora di arrivare a casa per mettermi sotto ad allenarmi. Berlino è un trampolino di lancio, la ricorderò per sempre”. La sua serie completa: x; 58,09; x; x; 59,32; 56,16. E c'è un dato che sottolinea alla perfezione la portata del suo quinto posto continentale: è il miglior piazzamento azzurro nella specialità dal bronzo di Edera Cordiale nel 1950 a Bruxelles.

VIDEO | DAISY OSAKUE DOPO IL QUINTO POSTO AGLI EUROPEI DI BERLINO

ASHER-SMITH REGINA-BIS - Come Walasiewicz nel 1938, Sechenova (’46), Blankers-Koen (’50), Vogt (’69), Stecher (’71), Szewinska (’74), Krabbe (’90), Privalova (’94), Gevaert (2006) e Schippers nel 2014. Come loro, meglio di loro. Dina Asher-Smith è l’undicesima a far combaciare il successo dei 100 con quello dei 200, nella stessa edizione dei Campionati Europei, e si conferma reginetta nella distanza più lunga dopo il titolo di Amsterdam 2016 con un tempo che quest’anno nessun’altra sprinter al mondo aveva griffato: 21.89 (+0.2), primato di Gran Bretagna e unica in stagione in tutto il globo a spingersi sotto i 22 secondi. La 22enne laureata in storia al King’s College di Londra è troppo forte anche per la campionessa mondiale e primatista europea Dafne Schippers, che pure imprime il miglior tempo del suo 2018 con 22.14. Dalle semifinali si era capito che per il terzo posto potesse essere una lotta a due tra l’altra olandese Jamile Samuel e il bronzo mondiale indoor dei 60 Mujinga Kambundji e così è, con l’orange (22.37) che dà una delusione alla svizzera e si rivede su un podio internazionale sette anni dopo l’argento europeo juniores. 

TANTA POLONIA, GERMANIA NEL LUNGO - Se la Polonia può presentarsi all’ultima giornata degli Europei con un oro di vantaggio (6-3-0) sui padroni di casa della Germania (5-7-5) gran parte del merito è dell’infaticabile Justyna Swiety-Ersetic, 50.41 nei 400 un’ora e mezzo prima di trascinare alla medaglia d’oro la staffetta 4x400 dall’ultima frazione. Per le medaglie del giro di pista bisogna scendere sotto i 51 secondi, a conferma di quanto la velocità europea abbia espresso livelli tecnici notevoli a Berlino, e non bastano neanche i primati nazionali di Grecia (Maria Belibasaki, 50.45) e d’Olanda (Lisanne de Witte, 50.77) per negare il titolo alla Swiety. Ma la Polonia vola pure con l’inossidabile Adam Kszczot (1:44.59), un agonista quasi imbattibile nelle finali tattiche col suo classico cambio di passo negli ultimi 150-200 metri. Il copione è lo stesso, semmai è il campione del mondo francese Pierre-Ambroise Bosse a nascondersi più del solito (finale 1:45.30). Tra i due, allora, s’inserisce il campione europeo under 23 di Bydgoszcz, il 21enne svedese Andreas Kramer, con il primato nazionale eguagliato (1:45.03). La grande serata della Germania, esaltata da Przybylko nell’alto, prosegue con il lungo e in maniera in parte inattesa. Il colpo di scena accade ancora prima della finale: rinuncia la serba Ivana Spanovic, campionessa in carica, per un infortunio al tendine d’Achille rimediato in qualificazione. La zampata vincente è della tedesca Malaika Mihambo, una delle più accreditate con il 6,99 di quest’anno, che atterra a 6,75 (-0.7) nel terzo turno. All’ultimo salto l’ucraina Maryna Bekh fa tremare la sua leadership, argento con 6,73 (-0.1), terza la britannica Shara Proctor (6,70/-0.4) mentre la connazionale Lorraine Ugen, recente settemetrista, esce a metà gara con il nono posto (6,45/-1.1).

LA GIORNATA CONCLUSIVA - L’ultima giornata dei Campionati Europei di Berlino, domenica 12 agosto, si aprirà con le due maratone sulle strade della capitale tedesca. Partenza femminile alle ore 9.05 per le quattro azzurre al via: Catherine Bertone, Sara Dossena, Fatna Maraoui e Laura Gotti. Quasi un’ora più tardi, alle 10.00, scatteranno invece gli uomini della 42,195 km con Stefano La Rosa, Eyob Faniel e Yassine Rachik. In serata la sessione conclusiva di gare all’Olympiastadion vedrà in azione le staffette 4x100 metri: batterie per le donne alle 19.20, seguite da quelle maschili (ore 19.40), in caccia delle finali che prenderanno il via rispettivamente alle 21.20 e alle 21.35. Due azzurri sono attesi quindi in finale a livello individuale, Claudio Stecchi nell’asta (19.10) e Isabel Mattuzzi sui 3000 siepi (20.55).

DIRETTA TV E STREAMING - Tutte le emozioni degli Europei di Berlino sono trasmesse sui canali Rai (Rai2, RaiSport, RaiSport+HD e la piattaforma RaiPlay), sui canali Eurosport (Eurosport 1, Eurosport 2 ed Eurosport Player) e in streaming sul portale Eurovision al seguente link: www.eurovisionsports.tv/EuropeanChamps18/athletics

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Yeman Crippa (foto Colombo/FIDAL)


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