Shubenkov, il metronomo dello stile

19 Luglio 2018

Tra i protagonisti attesi al meeting di Montecarlo, venerdì 20 luglio, il 27enne russo che quest’anno nei 110hs è sceso tre volte sotto i 13 secondi fino a 12.92 sfiorando il record europeo

di Giorgio Cimbrico

Mamma Natalya Shubenkova correva i 100hs in 12.93, il figlio Sergey Shubenkov i 110hs in 12.92, decimo di ogni tempo. Battuta di un centesimo e di un piazzamento la madre, tuttora undicesima all time nell’eptathlon, 6859 punti, che avrebbe puntato diritto al podio di Los Angeles ’84 non fosse stata coinvolta nel boicottaggio che si agganciò, come fatale conseguenza, a quello anti-Urss del 1980. Un accidente politico-chimico è stato fatale anche a Sergey, assente a Rio per il bando fulminato sulla Russia. Campione del mondo in carica, avrebbe potuto giocare importanti chances.

Madre e figlio vengono dalla regione dei monti Altaj, Siberia sud-orientale, non lontano dalla Cina e a 3500 chilometri da Mosca e a meno di 200 da Novosibirsk. Record di freddo registrato, -47° quando l’Ob diventa una sterminata lastra di ghiaccio, ma anche nella breve estate che sboccia nella taiga non si scherza: +38°.

I migliori complimenti alla coppia che allena Sergey, Nadezhda e Sergey Klevtsov: il passaggio sull’ostacolo ha pochi uguali nella storia degli alti. Si diceva che Allen Johnson fosse la miglior “seconda gamba” della storia, così come oggi può esser affermato che Sergei sia la miglior “prima gamba”. Per referenze, osservare qualche filmato.

Se i 110hs fossero sottoposti a giudizio tecnico ed estetico, come il pattinaggio di figura o la ginnastica, il vincitore sarebbe sempre lui, il siberiano che a Montecarlo sta per affrontare una finale anticipata degli Europei, con il francese Pascal Martinot-Lagarde, l’ungherese Balazs Baji, lo spagnolo di Cuba, Orlando Ortega e, all’ultima lucidatura prima di Berlino, Kevin Mayer che fa rotta dichiarata verso i 9000 punti. Griglia di partenza completata dal giamaicano Hansle Parchment (che Sergey ha appena scavalcato nella lista di sempre), dal primatista mondiale Aries Merritt e dall’ex-quarter back di Oregon State, Devon Allen.

La stagione di Sergey, in possesso di un volto su cui è disegnata una buona dose di arroganza e una bella vena di ironia, è stata esemplare: 12.99 a Montreuil, 12.95 a Losanna, 12.92 a Szekesfehervar, a un centesimo dal vecchio record europeo, datato ’93, del gallese Colin Jackson, in quel momento record mondiale. Con il 12.98 che gli servì per diventare campione del mondo a Pechino 2015, fanno quattro discese sotto la barriera dura dei 13 secondi, impresa riservata a pochi.

La collezione di Shubenkov, che a ottobre taglierà il traguardo dei 28 anni, è cospicua e lo sarebbe ancor più non avesse perso nel 2016 Amsterdam e Rio: sotto la bandiera russa è stato campione europeo a Helsinki 2012, terzo ai Mondiali di Mosca 2013, ancora campione continentale a Zurigo nel 2014, campione del mondo a Pechino 2015; sotto la sigla Ana, Atleta neutrale autorizzato, secondo ai Mondiali di Londra dell’anno scorso, a un decimo spaccato, 13.04 a 13.14, da Omar McLeod che Sergey ha lasciato a mezzo secondo nella sua prodigiosa giornata ungherese, nella località dal nome interminabile che in italiano suona come un augurio: Alba Reale.

TV - Il Meeting Herculis di Montecarlo sarà trasmesso venerdì 20 luglio in diretta su Sky Sport Uno (canale 201 Sky) e Sky Sport Arena (canale 203 Sky) dalle ore 20.00 alle 22.00.

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