Indoor Roma, il salto di Mohamed

14 Gennaio 2017

E’ partita questo pomeriggio, nel Centro Sportivo delle Fiamme Azzurre a Roma-Casal del Marmo, la stagione indoor dell’atletica laziale. La prima delle due giornate al coperto in programma è stata di dominio esclusivo dei salti sulle diverse pedane del funzionale impianto coperto romano. L’esordio stagionale per gran parte degli atleti in gara non ha regalato particolari acuti in termini di risultati, sebbene non siano mancate prestazioni di rilievo. Su tutte da segnalare il 4,50 al primo tentativo di Paolo Calabrò nel salto con l’asta allievi, con il reatino della Studentesca Rieti Andrea Milardi, a ritoccare il primato personale al coperto di 10 centimetri. Bene nell’asta anche lo junior Matteo Chiusolo (Sportrace), che eguaglia il personale indoor con 4,20.

Sulla pedana del triplo si distingue Federica Ottoveggio (Fiamme Gialle Simoni) atterrata a 11,66 tra le cadette, aggiungendo una manciata di centimetri al proprio PB. Tra le assolute ripete il personale all’aperto Arianna Musu (Acsi Campidoglio Palatino) con 12,02. Al maschile debutto positivo anche per Federico Conti (Atl. Capanne Pro Loco Ath. Team) con il personale al coperto portato a 13,93, miglioramento consistente quindi per Ednaldo Di Giacomo (Romatletica Footworks) con un salto di apertura da 13,33 per aver ragione di Andrea Frulio (Fiamme Gialle Simoni) secondo con 13,04.

Nell’alto le migliori misure sono arrivate dall’allievo Marius Giovanni Dal Forno (Fiamme Gialle Simoni), primo con 1,81, limando il proprio personale, mentre al femminile la pari categoria Martina Gasbarri (Alto Lazio) ha valicato l’asticella a 1,61. Sempre nell’alto lo junior Lorenzo Matarazzo (Fiamme Gialle Simoni) si è imposto con 1,97, davanti a Ludwig Schertel (Alto Lazio), con Eleonora Schertel (Libertas Cus Perugia) prima nella gara donne con 1,70.

Ma la giornata di oggi propone anche una stupenda storia di sport, quella di Nagm El Din Mohamed, atleta di origini sudanesi in forza all’ACSI Campidoglio Palatino, oggi salito a 1,70 nel salto in alto. Niente di straordinario in termini di prestazione, eppure un’impresa straordinaria per un ragazzo che fino a pochi mesi fa lottava con tutte le sue forze per scappare dalla tremenda guerra civile nel Sud del Sudan. Prima i risparmi messi da parte facendo il pastore, poi una lunga e pericolosa traversata nel deserto con un piccolo gruppo di amici per cercare la salvezza in quei barconi che quotidianamente sfidano il Mar Mediterraneo alla volta dell’Europa. Mohamed è approdato da rifugiato in Italia a settembre, i suoi amici sono stati distribuiti tra Francia, Germania e chissà quale altra nazione, lui è arrivato a Roma da solo, ignaro delle sorti dei suoi famigliari rimasti in Africa. L’Acsi Campidoglio Palatino per lui e per diversi altri ragazzi come lui ha deciso di avviare un programma di sostegno sociale e di integrazione nello sport, a cui poi ha deciso di contribuire anche il CR Lazio. Oggi un salto a 1,70 ha regalato un bel messaggio di speranza, per Mohamed forse è più vicina l’alba di una vita normale.

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Ancona: tanti laziali impegnati nel fine settimana marchigiano al Palas di Ancona. Nella prima giornata in evidenza Alessia Tirnetta (Olimpia Nettuno), prima atleta alle spalle dell’azzurra Chiara Bazzoni (Esercito) sui 200 metri, 24.53 contro 24.80 della junior laziale, mentre l’allieva Chiara Gherardi (Studentesca Rieti Andrea Milardi) è il terzo crono con 25.22.

Trio laziale sul podio degli 800 metri con Cristiano Colombi (Acsi Campidoglio Palatino) a precedere in 1:54.37 la coppia dell’Atletica Roma Acquacetosa, Orlando Castellano (1:54.89) e Matteo Benati (1:55.77). Scalpitano anche le ottocentiste dell’Atletica Roma Acquacetosa, con l’allieva Eloisa Coiro in gran spolvero al suo debutto sulla distanza imponendosi in 2:10.15, su Betsy Torriente ed Erika Picher (Studentesca Rieti Andrea Milardi), entrambe al traguardo in 2:10.39. Nel triplo Samuele Cerro (Studentesca Rieti Andrea Milardi) si fa applaudire per un buon 15,45, non distante dal proprio personale. Bene anche la sabina Virginia Calabrò, seconda nel lungo con 5,26, stesso piazzamento della compagna di club Chiara Crippa nel salto in alto (1,63).

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S.P.



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