Tricolori Allievi. Menchini, El Maazi e Grandis d'oro

18 Giugno 2017

12 medaglie per il Piemonte alla rassegna tricolore u18 di Rieti. Tre ori (Menchini, El Maazi, Grandis), quattro argenti e cinque bronzi.

Cresce il Piemonte giovanile. Dopo la pioggia di medaglie di Firenze con gli juniores e promesse, Rieti regala agli allievi della nostra regione 12 medaglie complessive (tre ori, quattro argenti e cinque bronzi): stesso numero di titoli dello scorso anno, ma crescita complessiva del numero di medagliati, sei in tutto nel 2016.

Rebecca Menchini (Atl. Stronese), Assia El Maazi (SAFAtletica Piemonte), Andrea Grandis (Atl. Susa): tre storie, tre titoli italiani egualmente importanti e preziosi, ognuno per ragioni diverse.

Rebecca Menchini, quest'anno già campionessa italiana del pentathlon indoor, si era presentata a Rieti in cerca della doppietta su 100m e 100hs. Si parte dallo sprint e già nelle batterie la biellese mette le cose in chiaro: 11.88 (+1.7), unica delle pretendenti a scendere sotto il muro dei 12 secondi. Lo stesso in finale dove peggiora leggermente il crono delle batterie (11.93) ma questa volta con vento contrario (-1.1). Sui 100hs invece incappa in una giornata decisamente storta: con 14.76 resta fuori dalla finale A, penalizzata anche dal forte vento contrario (-2.4), nella finale B, ormai deconcentrata, pasticcia e arriva 6a in 19.22 (-0.9). Resta comunque l'ottima impressione dei 100m: dopo il titolo cadette sugli 80m, Menchini al primo anno tra le allieve, si conferma così nella categoria superiore e rilancia la sua candidatura in chiave staffetta per Grosseto.

Un'altra bella conferma arriva da Assia El Maazi. Nel 2017 la mezzofondista cambia società (dal Runner Team 99 alla SAFAtl. Piemonte), tecnici e categoria, ma non l'abitudine al podio. Da cadetta si era laureata campionessa italiana di cross e dei 1200 siepi; quest'anno se nel cross ha avuto poca fortuna, si riscatta con la pista portando a casa ben due medaglie da Rieti, l'oro dei 2000 siepi e l'argento dei 1500m. Nei 2000 siepi vince d'autorità su Vanessa Campana, che subisce un ritardo di 2 secondi dalla piemontese: 6:52.52 il crono di Assia che le vale il primato personale e il terzo posto nelle liste all time di categoria. Un miglioramento di 8 secondi in un colpo solo per El Maazi che prima di Rieti vanta un pb di 7:00.54 e che aveva corso questa distanza soltanto due volte in carriera.

4:37.38 il suo crono sui 1500m, specialità dove conquista un meritato argento, anche in questo caso migliorando il proprio limite personale (aveva 4:41.89). La piemontese sembrerebbe lanciata alla prima convocazione in maglia azzurra in vista degli Eyyof.

Bella sorpresa il titolo italiano di Andrea Grandis. Sugli 800m si presenta con il terzo tempo di iscrizione ma già nelle batterie fa capire agli avversari che a Rieti non intende scherzare: 1:56.00 e miglior tempo del primo turno. In finale il segusino conduce una gara tatticamente perfetta, lasciando sfogare per i primi 400m Manuel Di Primio, poi, quando mancano 300m al traguardo, prende il comando riuscendo a staccare gli avversari e assicurandosi il margine necessario a portare a casa il primo titolo italiano della sua carriera in 1:53.60 (pb migliorato di 1 secondo). Studente modello, pugile nel tempo libero, i suoi ringraziamenti post gara al tecnico Augusto Fontan ma anche un pensiero a chi non c'è più ma credeva molto in lui, Adriano Aschieris, presidente Fidal Piemonte e Atl. Susa scomparso improvvisamente a febbraio.

ARGENTO. Oltre a quella di El Maazi, i 1500m regalano una medaglia anche al maschile con Nicolò Daniele (Atl. Canavesana). Bronzo sui 1000m nel 2015 da cadetto, il canavesanano è alla sua seconda medaglia importante dalla pista: 4:05.10 il suo tempo. Peccato per l'eccessivo tatticismo della serie di Nicolò che ha portato ad una gara troppo lenta: il piemontese si aggiudica la sua serie, quella dei più forti, ma in terza serie Nicolò Barbieri aveva chiuso più velocemente cancellando i sogni tricolori del piemontese.
Seconda medaglia in carriera ad un appuntamento tricolore per Elisa Foresta (CUS Torino) nel martello: come per Daniele, anche per lei nel 2015 da cadetta era arrivato l'argento sempre nella stessa specialità. 54,09m la misura della torinese che le vale il secondo gradino del podio.
Sullo stesso gradino sale Giorgio Giuliani (CUS Torino) nella distanza più lunga della pista: i 10.000m di marcia. 46:57.42 il crono del torinese, alla prima medaglia in carriera in un campionato italiano.
BRONZO. Peccato per Veronica Crida (UGB). La biellese nel lungo è tra le papabili per la vittoria, come conferma in qualificazione saltando 5,74m.

Quest'anno la campionessa italiana cadette ha migliorato il proprio primato personale portandolo a 5,96m. In finale però si ferma a 5,88m e viene preceduta per pochi centimetri da Veronica Zenoni e Camilla Vigato (5,98m e 5,94m rispettivamente). Come la compagna di banco al Liceo Sportivo Rebecca Menchini, anche Crida è poi attesa al via dei 100hs; come Menchini la batteria non è felice e, con 14.65, Crida si conquista un posto nella finale 2 insieme alla compagna; qui però corre decisamente meglio e si impone in 14.31 (-0.9), crono che se corso nella finale 1 le sarebbe valso il 4° posto e 3 soli centesimi dal bronzo.
Un'altra medaglia dai salti, questa volta al maschile, viene da Lorenzo Pusceddu (Atl. Gaglianico). Il piemontese è iscritto nell'alto, la sua specialità principale, e nel lungo; ma è proprio l'alto a tradirlo. Con 1,80m resta infatti ampiamente fuori dalla finale. Nel lungo però si rifà conquistando un bronzo importante, il primo tricolore, atterrando oltre il muro dei 7 metri (7,04m con vento -0.3).
Perde due posizione rispetto al 2016 Letizia Tiso (SAFAtl. Piemonte), campionessa italiana allieve uscente dei 400m. Quest'anno maggiore concorrenza e qualche ritardo di condizione, le valgono la medaglia di bronzo con il crono di 56.42. In batteria aveva corso meglio, dimostrandosi la migliore delle iscritte, con 56.05.
Prima medaglia tricolore per Sara Perolio (Zegna). Con 42,45m la biellese si aggiudica il bronzo nel giavellotto, specialità nella quale lo scorso anno trionfo un'altra biellese, Sara Zabarino ora nella categoria juniores; da segnalare per Perolio il 42,94m delle qualificazioni come miglior misura.
Medaglia di bronzo di squadra per l'Atletica Stronese e seconda medaglia per Rebecca Menchini: la 4x100 biellese, detentrice del record regionale, composta oltre che da Menchini da Marta Giromini, Valery Costa e Arianna Capobianco (finalista sui 400hs) chiude al terzo posto in 48.26.

Soddisfazione per l'esito dei campionati da parte del FTR Clelia Zola. "L'aspetto positivo è la conferma dei nostri giovani che non hanno subito il passaggio di categoria. Si conferma una crescita del movimento giovanile e non, come testimoniano anche i risultati di Firenze e il record di convocazioni piemontesi, ben otto, per la Coppa Europa".

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