Mondo: Lyles in corsia di sorpasso su Bolt

05 Giugno 2023

Il campione del mondo dei 200 metri sfreccia a Kingston in 19.67, 33esima volta in meno di 20.00. Comanda ancora Bolt, con 34 sub-20. Nashville, Lightfoot 6,07 e Shawnti Jackson (18 anni) 10.89.
di Marco Buccellato

Nel Racers Grand Prix di Kingston (World Athletics Continental Tour Silver), il bi-campione del mondo dei 200 metri Noah Lyles si è imposto in 19.67, miglior prestazione mondiale 2023, vincendo ampiamente sul campione d'Europa Zharnel Hughes, a sua volta al primato europeo stagioale di 2014. Una casistica importante, quella di Lyles, perché il 19.67 della capitale giamaicana (con vento prossimo allo zero) rappresenta la 33esima prestazione dello statunitense sotto i venti secondi netti. Il primato di maggior numero di sub-20 è ormai quasi a vista per il velocista di Gainesville, che alla prima occasione pareggerà le 34 volte di Usain Bolt, prima di superare il giamaicano, com'è lecito prevedere. Tra i duecentisti in attività, dietro Lyles ci sono Kenneth Bednarek (16 volte sotto i 20.00), Andre De Grasse e Erriyon Knighton (11), che con i suoi 18 anni può legittimamente aspirare a mettere tutti d'accordo nell'arco di un lustro, o poco più.

JACKSON 10.78, VAN NIEKERK 44.21. Meeting con super-100 di Shericka Jackson, che in 10.78 ha pareggiato l'ivoriana Ta Lou tra i migliori crono stagionali, a 0.02 dal 10.76 di Sha'Carri Richardson, e secondo personal best in pochi giorni della bahamense Antonique Strachan (dopo quello sui 200, ecco il 10.99 nei 100). Tra gli altri risultati, successo di Christian Coleman in 10.03, 44.21 di Wayde Van Niekerk nei 400 (a 0.04 dal già suo 44.17 ottenuto in Sud Africa), con un nugolo di giamaicani di nuova generazione già attorno (chi sotto, chi appena sopra) alla barriera cronometrica dei 45 secondi, dato interessante in funzione staffetta.

LIGHTFOOT 6,07. La soddisfazione di portarsi in cima al mondo per un giorno e mezzo, poi Armand Duplantis a Hengelo ha riordinato le cose. Per il 23enne K.C. Lightfoot, già seimetrista indoor ma mai all'aperto (5,87 come miglior prestazione fino a venerdì scorso), grande risultato nella prima giornata del Music City Track Carnival di Nashville (World Athletics Continental Tour Silver). Con 6,07 ha migliorato il record statunitense detenuto con 6,06 da Sam Kendricks, portandosi in quarta posizione (tra indoor e outdoor) tra i migliori performer di sempre nella specialità. 

L'ALTRA JACKSON. Nella seconda giornata, grandissima prestazione dell'appena 18enne Shawnti Jackson, figlia del campione del mondo dei 400 ostacoli Bershawn Jackson, sfrecciata nei 100 metri in 10.89, primato high school e quarta prestazione di sempre U20 dopo il record del mondo di Sha'carri Richardson (10.75), il 10.83 di Tamari Davis nel 2022 e il vecchio limite mondiale di categoria della tedesca democratica Marlies Oelsner (poi signora Göhr), 10.88 nel 1977.

Ottimo rientro nei 400 ostacoli, dopo stagioni tribolate, di Taylor McLaughlin, fratello della primatista del mondo Sydney McLaughlin, che ha vinto in 48.38 (personale), e eccellente 54.20 della giamaicana Andrenette Knight nella gara femminile. Da segnalare nei 1500 metri donne il gran miglioramento della 19enne finalista mondiale U20 Addy Wiley, scesa a 4:03.22 con un progresso di oltre otto secondi sul personale.

MEZZOFONDO. Ottima densità nel 1500 metri uomini del Portland Track Festival, un finale spasmodico sul filo dei centesimi, con 3:34.12 di Amon Kemboi su Cole Hocker, John Gregorek (3:34.35), il tedesco Bartelsmeyer (3:34.39), Prakel (3:34.63) e il canadese Philibert-Thiboutot (3:35.21). Solo tredicesimo il campione olimpico 2016 Matt Centrowitz (3:38.20), alla seconda gara in dieci giorni dopo il 3:36.64 di Westowood. Tra le donne 4:05.67 di Helen Schlachtenhaufen nei 1500 metri e, negli 800, 1:59.37 di Nia Akins. 

I CAMPIONATI GIAPPONESI. Highlights da Osaka, in una rassegna spalmata in quattro giornate per l'edizione n. 107. Su tutto, il record nazionale dell'ostacolista Shunsuke Izumiya (13.04 con vento contrario, a tre centesimi dal miglior crono 2023 di Grant Holloway) e la sconfitta della medagliata mondiale di giavellotto Haruka Kitaguchi (59,92), che ha perso, non senza sorpresa, da Marina Saito (61,14). Tra gli altri risultati, 82.65 di Genki Dean nel giavellotto, 8:21.41 di Miura nei 3000 siepi, triplo donne con record nazionale di Mariko Morimoto (14,16), 2,29 di Akamatsu nell'alto. Sprint a Sakai (10.11), Uzawa (20.32) e, nei 400 metri, 45.15 del promettentissimo Yuki Joseph Nakajima (45.15).

EUROPA. Nello Sparkassen Gala di Regensburg (Germania) buone gare di 400 ostacoli con successi casalinghi di Carolina Krafzik (54.89) sulla britannica Lina Nielsen e di Emil Agyekum (48.86) sull'elvetico Danny Brand (49.45). Staffette: il team maschile (pieno di seconde linee) di è imposto in 38.79, quello femminile in 43.43. A Salamanca, 6,75 con forte vento contrario della lunghista Fatima Diame, identiche difficoltà ambientali per la seconda, Tessy Ebosele, planata a 6,63. Continua il ritorno dell'argento olimpico e bronzo iridato dei 400 metri Anthony Zambrano, fermo da quasi due anni per infortunio, che ha vinto in 46.39 dopo un 46.04 della settimana precedente a Granada.

STRADA. Ultime corse della prima parte di stagione: a Stoccolma la maratona è etiope con successi di Ashenafi Moges (2h10:32) e regresso cronometrico di specialisti come Tsegaye Mekonnen (2h12:32) e Samuel Tsegay (2h14:28), che ha ottenuto la cittadinanza svedese da un anno e si è laureato, nell'occasione, campione nazionale. Tra le donne, 2h30:44 di Sifan Melaku. Nella Nelson Mandela Bay Half-Marathon di Gqeberha (Sud Africa), vincono Thabang Mosiako in 1h00:29 (terzo Mashele in 1h00:43 e quarto Mokoka in 1h00:54), e la keniana Betty Chepkemoi in 1:08:34 sulla sudafricana Glenrose Xaba (1h08:37).

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