Stano nella storia: record del mondo!
18 Maggio 2025Clamorosa impresa di Massimo Stano a Podebrady (Repubblica Ceca): trionfa agli Europei a squadre con il primato mondiale dei 35 km di marcia in 2h20:43. Sgretolato di quasi un minuto il precedente record del canadese Evan Dunfee stabilito in marzo (2h21:40). Gli azzurri conquistano anche la medaglia d’oro a squadre grazie al quarto posto di Riccardo Orsoni (con il personale di 2h26:09) e al nono di Matteo Giupponi (2h28:57), ventesimo Teodorico Caporaso (2h33:03). Anche per le donne c’è il successo a squadre: Italia guidata da Antonella Palmisano, al secondo posto individuale con il record italiano di 2h39:35 al debutto nella specialità, il terzo posto di Nicole Colombi (2h41:47 PB) e il quinto di Federica Curiazzi (2h45:39), ritirata Eleonora Giorgi che aveva condotto la gara nella prima parte. Vince la spagnola Maria Perez, campionessa e primatista mondiale, in 2h38:59 con trentasei secondi di vantaggio. Al maschile Stano, che piazza l’azione decisiva al 23° chilometro, riesce a staccare nettamente il tedesco Christopher Linke (2h23:21) arrivato a oltre due minuti e mezzo, terzo lo spagnolo Miguel Angel Lopez (2h23:48).
“Oggi World Record anche per me… visto che i World Record ormai si mangiano a colazione!”, esulta Massimo Stano, che si unisce al ‘club’ dei primatisti mondiali in un panorama della marcia che negli ultimi mesi sta riscrivendo le liste globali in tutte le specialità. “L’approccio alla gara non è stato di partire per fare il record del mondo, ma la strategia era di chiudere gli ultimi venti più forte possibile (1h19:01 il crono dal 15° km fino al traguardo). La mia missione era quella, poi il record del mondo è stato la conseguenza. Questo risultato ce lo meritiamo, con il mio staff e il mio allenatore Patrizio Parcesepe: sono contentissimo, me lo godrò per qualche settimana, poi c’è da pensare alla 20 km di La Coruna del 7 giugno”.
“Mi mancava un successo in questa manifestazione, è una cosa magnifica - aggiunge l’azzurro - dopo l’infortunio della scorsa stagione e anche prima di venire qui c’è stato qualche problema, una distorsione alla caviglia tre giorni prima della partenza. È stato fatto tanto lavoro, alla fine è anche giusto cogliere un risultato come questo. Porto la maglia azzurra con onore e lotto con tutto me stesso. Dedico questa vittoria al piccolo Liam: da quando è nato non avevo ancora fatto una gara buona, è tutta per lui”.
“Ormai mancavo solo io per il record italiano, è il primo della mia carriera a livello assoluto - racconta Antonella Palmisano - e mi sono tolta il sassolino... Questo crono alla prima esperienza mi rende davvero tanto contenta: non ci credevo e nei chilometri iniziali mi sembrava di andare troppo forte, poi ho lasciato i pensieri all’esterno. Nella 35 km ci vuole tanta pazienza e anche tempo per amarla, devo ammettere che mi piace di più la 20 km e spero di arrivarci con il sorriso a quella di La Coruna, mancano tre settimane. La dedica è per il marito-coach Lorenzo Dessi con cui condivido questo percorso da un paio di stagioni”.
RISULTATI - FOTO (Sportmedia/FIDAL)
STANO SUL TETTO DEL MONDO - Era già suo il record europeo (2h23:14), ora diventa primatista mondiale. La 35 chilometri rilancia Massimo Stano nel firmamento dell’atletica con un acuto strepitoso. Classe, personalità, voglia di andare oltre i limiti: c’è tutto questo nella cavalcata entusiasmante del pugliese. La nuova perla di una carriera ricca di gioie, dall’oro olimpico nella 20 km di Tokyo 2021 al titolo mondiale nella 35 km di tre anni fa a Eugene. Quando il fuoriclasse azzurro cambia passo, a poco più di dodici chilometri dal traguardo, non ha paura di forzare e viene premiato nella fredda mattinata di Podebrady con un meteo più autunnale che primaverile (nuvole a coprire il sole, vento a tratti) ma le condizioni sono quelle ideali. Per viaggiare forte, per lasciarsi alle spalle la frattura dell’anno scorso al piede sinistro rimediata ai Mondiali a squadre e l’esperienza amara dei Giochi di Parigi (quarto a un secondo dal podio nella 20 km e sesto in staffetta), per dare un senso alle scelte di questa stagione: nuovi stimoli con periodi di allenamento all’estero (a novembre in Cina, poi un paio di mesi in Giappone), il convincente test di dicembre a Dublino (2h24:19) fino alla migliore prestazione europea nei 10.000 su pista (37:33.03 in aprile a Prato) nella strada che porta ai Mondiali di settembre a Tokyo con sempre maggiore fiducia. Splendida giornata anche per il 25enne Riccardo Orsoni, quarto e ancora al personale, stringe i denti Matteo Giupponi (nono) che si vede sfuggire un paio di posizioni nel finale ma il suo risultato è fondamentale per la squadra completata da Teodorico Caporaso.
10 km - Non c’è la temuta pioggia, dopo lo scroscio del pomeriggio della vigilia, e il termometro segna otto gradi alla partenza della 35 chilometri. Prende l’iniziativa il polacco Maher Ben Hlima (40:46 dopo 10 km) che allunga progressivamente nei confronti di Massimo Stano (41:06), dello spagnolo campione europeo Miguel Angel Lopez e del tedesco Christopher Linke. A quasi un minuto Matteo Giupponi e Riccardo Orsoni (41:42), sesto e settimo, mentre è dodicesimo Teodorico Caporaso (42:34).
20 km - Continua l’azione di Ben Hlima, anche se il polacco riceve due proposte di squalifica ed è quindi a rischio. Dopo un’ora di gara spunta il sole, tra gli inseguitori Lopez guadagna qualche metro sugli altri due, ma al 17° km Stano rientra sullo spagnolo e lo stacca per collocarsi al secondo posto in solitaria. Al ventesimo comanda ancora Ben Hlima (1h21:08) con Stano a 34 secondi (1h21:42), Linke a 40, Lopez a 46. Azzurri in lotta per il podio a squadre: quinto Orsoni (1h23:22) e settimo Giupponi (1h23:53) a precedere Caporaso (12esimo in 1h24:56).
30 km - Massimo Stano decide che è il momento di incrementare l’andatura, comincia a scendere sotto i quattro minuti ogni mille metri e al 23° km si porta a condurre. L’azzurro riesce subito a scavare un ampio margine: dopo 25 km (1h41:24) ben quaranta secondi sul tedesco Linke e oltre un minuto sullo spagnolo Lopez, mentre Ben Hlima viene bloccato in penalty zone e Orsoni risale in quarta piazza. È un ritmo da record mondiale (2h00:57 dopo 30 km) per Stano che si esalta e chiama il tifo del pubblico a ogni passaggio, con gli avversari ormai lontani: Linke a oltre un minuto e mezzo, Lopez a più di due, Orsoni quarto (2h05:07), Giupponi settimo (2h06:55) e Caporaso ventesimo (2h11:04), appesantito dalla sosta di tre minuti e mezzo per il terzo ‘rosso’ al 25° km.
PALMISANO, CHE ESORDIO - Promossa a pieni voti. Sì, arriva la risposta desiderata: nella 35 chilometri può recitare un ruolo da protagonista Antonella Palmisano che dimostra subito di essere tra le migliori al mondo anche in questa specialità. La campionessa olimpica della 20 km di Tokyo, oro europeo a Roma e bronzo mondiale a Budapest, impressiona per la capacità di gestire una distanza più lunga del solito, senza alcun cedimento. Davanti soltanto la spagnola Maria Perez, amica e rivale, che vince però non è così lontana (36 secondi). Questa è l’ultima stagione a livello internazionale per la ‘trentacinque’ ma il risultato è interessante anche in prospettiva perché dalla prossima si gareggia su maratona e mezza maratona. Da applausi il bronzo individuale di Nicole Colombi che cerca di rimanere il più possibile insieme alla capitana azzurra e alla fine si migliora di un’enormità con oltre cinque minuti e mezzo di progresso, solida la prova di Federica Curiazzi (quinta sfiorando il personale), non può invece salire sul podio a squadre Eleonora Giorgi che si vede sfilare il record italiano (2h41:54 in febbraio) dopo essersi fermata al 27° chilometro.
10 km - Va subito in fuga Eleonora Giorgi, primatista italiana con il crono di 2h41:54 realizzato in febbraio ad Antalya. Dopo cinque chilometri il suo vantaggio è di una ventina di secondi, praticamente raddoppiato al decimo (parziale di 45:45) sul gruppo con la spagnola Maria Perez (46:26), campionessa del mondo, e con le altre azzurre: Antonella Palmisano, al debutto sulla distanza, Nicole Colombi e Federica Curiazzi.
20 km - Alle spalle dell’azzurra Giorgi, rompe gli indugi la primatista mondiale Perez che però si vede sventolare un cartellino rosso. C’è il ricongiungimento al 19° chilometro: Perez leader della gara (1h31:45 dopo 20 km) tallonata dalla lombarda (1h31:46), a 42 secondi un terzetto con Colombi, Palmisano e l’ucraina Hanna Shevchuk, a un minuto Curiazzi.
30 km - La spagnola Perez è costretta a uno stop fisiologico poco dopo il ventesimo, si trova così a inseguire ma nello spazio di un giro torna davanti e si invola di nuovo. Intanto il gruppo recupera su Eleonora Giorgi che viene raggiunta dalle altre azzurre Colombi e Palmisano nel corso del 24° e poi si ferma al 27° chilometro. Al trentesimo Perez 2:16:45, Palmisano a 37 secondi, Colombi ottima terza a 1:18, Curiazzi quinta a 4:48.
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