Lazio, che muscoli! A Forlì day1-show: 5 ori

03 Ottobre 2020

Camilli favoloso nel martello. Il triplo è tutto laziale: Rocchi a 14,92, davanti solo Howe. Easy-Furlani. Marcia da urlo con Gabriele-Di Carlo. 5 titoli italiani, 3 argento, 2 bronzo

di Lorenzo Bufalino

Il campo scuola Gotti per adesso sembra portare fortuna ai colori laziali. Nella prima giornata del campionato per regioni e individuale cadetti - giornata partita con qualche minuto di ritardo per il maltempo - i laziali vincono cinque titoli e si dimostrano ancora nell’elite dell’atletica giovanile. Nel triplo tris di medaglie per il Lazio con Aldo Rocchi super con il suo salto a 14,92/+1.4. Seconda prestazione all time per un cadetto, dietro Andrew Howe, e un altro anno ancora per puntare al record del reatino di 15,10. Secondo termina Nicolò Cannavale e terzo Leandro D’Amore. Mattia Furlani non ha problemi nel salto in alto a vincere e questa volta si ferma a 2,02. Il martello di Pietro Camilli invece vola oltre i 66 metri per aggiudicarsi una grande medaglia d’oro. Marcia che parla laziale: vittoria al femminile di Giulia Gabriele e al maschile di Andrea Di Carlo, in un finale thrilling per tutti e due. Poi le medaglie di Davide DeRosa nei 2000 metri dove arriva secondo per millesimi, il secondo posto di Eduardo Longobardi negli 80 metri e il bronzo di Elisa Fossatelli negli 80 ostacoli. Domani l'ultimo giorno. 

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IL TRIPLO PARLA LAZIALE - Aldo Rocchi (Atletica Tiburtina) aveva fatto intravedere al Trofeo Bravin cose strabilianti nel salto triplo. Il giovane seguito da Alighieri Tarquini, a Roma aveva saltato vicino ai 15 metri anche grazie al vento che nella giornata del Bravin spirava di gran lunga dietro le spalle del laziale. A Forlì però al primo anno di categoria - lui è classe 2006 - toglie ogni dubbio dalla testa degli appassionati di atletica e trova un salto monstre. Dopo un 14,74/+ 0.6 in apertura di competizione con cui chiude già la pratica titolo, Rocchi salta con una facilità mostruosa e una tecnica da chi si trova al primo anno di categoria, tutta da rivedere, un 14,92/+1.4 incredibile. Un grillo il ragazzo della Tiburtina che si colloca nelle liste all time solo dietro Andrew Howe che al suo secondo anno da cadetto saltò a 15,10. Ma il triplo è una festa tutta laziale con un tris storico. Primo Rocchi, secondo Nicolò Cannavale (ASD Atletica Formia) con 13,74 e terzo Leandro Andra D’Amore (Fiamme Gialle Simoni) con 13,06, entrambi arrivati al personal best.

FURLANI CI RIPROVA – Ogni gara è uno stimolo in più per il giovane Mattia Furlani (Studentesca Milardi) che conferma l’oro dello scorso anno, nella stessa pedana del 2019. Il reatino entra in gara a 1,87 e da lì percorso senza ostacoli fino a 1,97 dove vince il titolo.

Percorso netto anche a 2,02 e poi si sale a 2,06 sbagliato per tre volte dal laziale. Domani chiusura di stagione per Furlani con la staffetta 4x100, alla ricerca di un altro oro.

CAMILLI BORDATA D’ORO – La prima medaglia laziale arriva proprio in una delle prime gare nella mattinata forlivese. La pioggia ha ritardato l’inizio delle gare, tra queste il martello che vedeva Pietro Camilli (Fiamme Gialle Simoni) in pedana. Il laziale parte bene con un lancio di poco sotto i 60 metri che lo ha piazzato tra i primi in classifica. Nei tre lanci di finale poi il risveglio di Camilli che di lancio in lancio è andato a migliorare fino al decisivo sesto lancio quando il laziale ha scagliato la bordata a 66,02. Personale, oro e prestazione che si colloca nella top 10 di sempre della categoria.

GABRIELE SUPER VOLATA – Una medaglia d’oro da veterana quella di Giulia Gabriele (Fiamme Gialle Simoni) nei 3 km di marcia. La marciatrice laziale che partiva tra le favorite di giornata, parte bene davanti nel gruppo di testa e poi si stacca dalle altre con la marchigiana Elisa Marini. Una gara spalla a spalla e alle spalle di Marini fino ad 1km dalla fine, quando Gabriele supera Marini che passa davanti. La marchigiana riprova a sorpassare la Marini subito al suono della campanella, ma Gabriele non la fa passare fino al rettilineo opposto. Poi la splendida volata, con Gabriele che si dimostra più forte affiancando Marini e ripassandola nel rettilineo finale. Tempo di 14:37.80, tecnica impeccabile e splendido oro per il Lazio.

ORO THRILLING – È risaputo che le gare di marcia siano gare che possono riservare sorprese per squalifiche o altro anche a corsa terminata. Nei 5km cadetti Andrea Di Carlo (Esercito Sport & Giovani) titolare del Lazio, parte nel quintetto di testa che vedeva favoriti il pugliese Di Sabato e il Toscano Moretti. I due tengono la testa insieme fino a 500 metri dal termine, dove succede di tutto. Prima Moretti finisce nei box del “pit Stop” per i troppi richiami dei giudici, spazio libero per Di Sabato che vola verso l’oro finché nel rettilineo finale viene fermato anche il pugliese. Dietro di loro Di Carlo, con una conduzione di gara eccellente, ne approfitta e va a conquistarsi un oro di “disciplina”. Bravo il laziale che corre in 23:54.85: super PB. Dietro di lui Di Sabato, squalificato nel dopo gara e reinserito dopo il reclamo.

ARGENTO AL MILLIMETRO – Prima giornata veramente da ricordare per il Lazio. Gare pazzesche e da tachicardia come quella dei 2000 metri con Davide De Rosa (Esercito Sport & Giovani). Il Laziale che partiva con il miglior tempo di accredito, controlla la gara partendo in testa a fare l’andatura e lasciando poi questa agli altri. Poi la solita progressione di De Rosa poco prima del passaggio dell’ultimo giro. Una progressione che sembra mettere alla gogna gli avversari, ma è tutt’altra storia. Grande rimonta soprattutto di Ropelato per il Trentino, che arriva come un missile su De Rosa che si accorge solo in un secondo momento del sorpasso. De Rosa di orgoglio riprova il sorpasso fino all’arrivo spalla a spalla. 5:40.93, il tempo di De Rosa come anche quello di Ropelato che per millimetri e millesimi la spunta vincendo l’oro. Argento a De Rosa.

LONGOBARDI SOLIDO ARGENTO – Nella giornata dedicata agli 80 metri, Eduardo Longobardi (Fiamme Gialle Simoni) si è dimostrato presente, anzi più che presente, sui blocchi. Una batteria da personale con 9.21/+0.0 con cui stampa il secondo tempo di entrata alla finale, e un secondo posto finale anche nella finalissima dal primo all’ottavo posto.

Il giovane si riconferma sui tempi della batteria con 9.24/-0.2, e si prende meritatamente l’argento finale.

RIVINCITA FOSSATELLI – Nella gara degli 80 ostacoli, Elisa Fossatelli (Fiamme Gialle Simoni), titolare del Lazio, si qualifica per la finale con il tempo di 12.51/-0.1. Bene nelle batterie invece Denise Iagnocco (ASD Atletica Latina 80) che da individualista andava a stampare il terzo tempo di entrata per la finale con 12.11/+0.1. Nella finale poi capitolo inverso. Denise Iagnocco sbaglia subito dopo la partenza al primo ostacolo, rovinando così la sua finale. La titolare laziale invece, Elisa Fossatelli in prima corsia fuori dai radar, sfrutta l’occasione anche di una giornata non bellissima, corre bene senza sbagliare e si va a conquistare una bellissima ed inaspettata medaglia di bronzo con il tempo di 12.31/-0.4, nuovo personale.

GLI ALTRI LAZIALI – Il campionato italiano oltre che con la pioggia, era iniziato per il Lazio con il quarto posto nel salto in lungo cadette di Lavinia Paoletti (Esercito Sport & Giovani). La Paoletti trova una bella serie di salto, però senza quel picco che serviva per arrivare sul podio. Miglior salto per lei a 5,28/+0.1. Sempre nei salti sesto posto per Francesco Moretti (Fiamme Gialle Simoni) nel salto con l’asta con 3,40. Peccato invece nel lungo cadetti per la gara di Leonardo Dalmazio (ASD Latina 80) che trova la giornata NO fermandosi solo a 5,80. Settima è Livia Capelli (Esercito Sport & Giovani) nel triplo dove sfiora gli 11 metri con 10,94.

Nelle pedane dei lanci Gabriele Colangelo (Giovanni Scavo Velletri) assapora fino all’ultimo lancio la medaglia. Poi il laziale dal terzo posto viene fatto retrocedere in quinta posizione. Ci prova con l’ultimo lancio, si migliora ma solo per il quarto posto grazie alla misura di 14,24 con cui migliora anche il proprio record personale. Quinto invece Daniele Borrelli (Fiamme Gialle Simoni) nel lancio del disco. Nessuna recriminazione per Borrelli che si migliora fino a 34,32, primo degli “umani” nella gara dove gli altri dischi sono volati oltre i 40 metri. Al femminile nel lancio del martello Ludovica Cola (Fiamme Gialle Simoni) parte forte con 42,12, poi una serie di nulli. La laziale sfiora alla fine il podio, distante solo 18 cm. Nel peso Miriam Loperato (Atletica Pomezia) conclude nelle otto, brava con 10,35. Nel disco Giulia Moscardelli (Fiamme Gialle Simoni) chiude dodicesima.

Nel mezzofondo arriva ottava Sara Pontani (Atletica Civitavecchia) nei 2000 metri dove non riesce a esprimersi come agli ultimi regionali.

I FINALISTI DI DOMANI – Giornata anche di batterie per 300 metri e 300 ostacoli. Grandi protagonisti per il Lazio Daniele Groos (Atletica Tiburtina) che stampa il miglior tempo nei 300 metri con 36.10, mentre terzo tempo per il compagno di squadra, a Forlì da individuale, Emanuele Stocchi. Nei 300 ostacoli bene Andrea Accettella (Roma Acquacetosa) che corre in 40.37, personale e secondo tempo di iscrizione per la finale di domani.

Anche al femminile bene nei 300 Alice Calvaruso (Atletica Cecchina) che vince la batteria e si qualifica con la Q grande per la finale, come in finale va anche da individuale Gloria Ngalula Kabangu (Atletica Frascati). Nei 300 ostacoli cadette invece bella prova di Greta Donato (Fiamme Gialle Simoni) nella prima batteria dove corre in 46.24 il personale. Finale domani dove lotterà per qualcosa di importante. Bene anche la compagna di squadra Margherita Traversa Young che con 46.74 stacca il biglietto per la finale, proprio dietro il 46.24 della Donato.


File allegati:
- RISULTATI
- PROGRAMMA
- FIDAL.IT

Lavinia Paoletti (lungo, Esercito Sport&Giovani) e Francesco Moretti (asta, Fiamme Gialle Simoni) | Foto Grana/FIDAL


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