Mondo: Mihambo, tutto in un salto
30 Gennaio 2023La campionissima del salto in lungo apre il 2023 alla sua maniera a Düsseldorf. Sprint e mezzofondo pirotecnici nell'attività indoor USA. Strada e attività all'aperto del fine settimana internazionale.
di Marco BuccellatoAnno nuovo, stessa musica. Come tante altre volte nelle precedenti stagioni, l'olimpionica e campionessa mondiale di salto in lungo Malaika Mihambo ha colto una vittoria importante quando tutto sembrava perduto. E' successo anche ieri, nell'esordio stagionale della lunghista tedesca a Düsseldorf, nell'ISTAF indoor (World Indoor Tour Silver). Sesta a un turno di salti dalla fine, con un modesto 6,21 di assaggio, tre nulli e un salto "tagliato" a 5,25, ecco l'exploit nel sesto e conclusivo turno, 6,83 e pratica archiviata con l'ennesimo sospiro di sollievo. Raramente l'atleta tedesca ha mancato il successo trovandosi a "inseguire" un'avversaria. Le è successo la scorsa stagione all'Europeo di Monaco, quando non riuscì a porsi davanti a Ivana Vuleta-Spanovic, e nella finale della Wanda Diamond League di Zurigo, dove chiusa quarta e scarica, con la serba ancora vincitrice. La misura di Düsseldorf la pone in vetta alle graduatorie stagionali europee, superando proprio la Vuleta, ma non in quelle mondiali, alla luce del 6,87 centrato dalla nigeriana Usoro in Texas venerdì. Da Düsseldorf anche l'altra european lead della campionessa europea dei 100hs Pia Skrzyszowska, al personale sui 60hs in 7.84, con in scia la finlandese Hurske (record nazionale in 7.86), Nell'asta, ancora un successo di KC Lightfoot (5,76), sprint donne all'altra polacca Swoboda (7.18), che ha vinto al photofinish contro l'oro europeo dei 100 metri Gina Lückenkemper.
ASPETTANDO I GIGANTI USA. In attesa del primo showdown Crouser vs Kovacs, il ceco Tomas Stanek si prende la world lead 2023 del peso con il 21,69 di Kladno (World Indoor Tour Bronze). Restando nell'area Est Europa, primato europeo stagionale dello sprinter polacco Dominik Kopec a Torun con 6.56, crono identico a quello ottenuto dallo svedese Larsson ieri a Stoccolma. Kopec è stato l'ultimo frazionista della 4x100 polacca salita sul podio europeo a Monaco con la medaglia di bronzo. Russia: nuovo exploit dell'altista Danil Lysenko, che a Mosca nel "Battle of the Sexes" meeting è salito a 2,38.
USA, FESTA DEL CRONOMETRO. Il lungo weekend ha prodotto cifre di grande rilievo già da venerdì, nel Boston Terrier Classic dell'impianto di Allston. Sensazionale coppia di primati USA sui 5000 metri, con Woody Kincaid sceso a 12:51.61 (quarto all-time e miglior non africano), e Yared Nuguse capace di chiudere i 3000 metri in 7:28.24, nono all-time al coperto, in una gara dove il britannico Sam Atkin, in 7:31.97, ha migliorato il record nazionale di Mo Farah e stabilito la seconda prestazione europea di sempre a poco più di un secondo dal limite continentale. Notevolissimi anche il secondo dei 5000 Joe Klecker (12:54.99!), la leadership europea dello svizzero Raess (13:10.96), e i migliori crono stagionali (su piste da 200 metri di sviluppo) dell guatemalteco Grijalva nel miglio (3:53.53) e dell'irlandese Coscoran sui 1000 metri (2:19.25). Sul fronte femminile, le cui gare sono state disputate interamente nella seconda giornata del meeting, primato nazionale e miglior tempo stagionale sui 1000 metri della canadese Lucia Stafford, che in 2:33.75 è entrata nella top ten all-time (ottava) e anche migliorato il record continentale americano indoor.
MENO 7. Ecco il primo flash femminile del 2023 sui 60 metri, il meno-7 secondi: è arrivato nel Razorback Invitational di Fayetteville, dove Aleia Hobbs ha corso in 6.98, a tre centesimi dal record nazionale e a cinque da quello mondiale. E' la tredicesima sprinter della storia a scendere sotto i 7" nella gara più breve dell'intero programma di atletica. Meeting ricco di gemme, oltre quella del triplista azzurro Ihemeje: la miglior misura dell'anno nel lungo (8,21 di Jeremiah Davis, già a 8,17 in precedenza), il 22.53 della nigeriana Ofili sui 200, la doppia world lead sui 400 di Abby Steiner (50.59) e Christopher Bailey (45.09). esordio di Trey Cunningham sui 60hs (7.60), e di Christian Coleman (20.64 sui 200).
LUBBOCK. Miglior score d'inizio 2023 nell'eptathlon per Kyle Garland nel Texas Tech di Lubbock, dove lo specialista statunitense, a lungo in corsa per impensierire il punteggio-record di Ashton Eaton (6.645), ha chiuso con "solo" 6.415 punti, pareggiando l'ottava prestazione di sempre, con i seguenti risultati (6.86-7.56-16.26-2.19/7.84-5.00-2:51.40). Oltre al 6,87 della Usoro, a registro anche il 6.49 di Micah Williams sui 60 metri e il 3:03.74 del quartetto della Georgia University con Matt Boling in prima frazione. Sua la firma vincente anche sui 200, in 20.42. Ancora dall'agenda USA, 5,84 dell'astista norvegese Sondre Guttormsen a Cambridge.
STRADA. Nella prima World Athletics Platinum Label road race dell'anno, la Osaka Marathon, dominano le etiopi con Haven Hailu in 2h21:13 su Meseret Gola (2h22:12) e la giapponese Yuka Ando (2h22:59). In Spagna mezza maratona a Valencia vinta dall'altro etiope Amdework Walegegn in 1h00:28, con sesto posto di Nekagenet Crippa (1h02:38), seconda prestazione cronometrica in carriera, e successo maschile dell'ex-keniana (ora runner USA) Betsy Saina (1h08:25), con due europee sul podio, le tedesche Alina Reh (1h08:42, personale) e Deborah Schoneborn (1h09:41). Ancora in Spagna, la 10km di Ibiza, con successi keniani di Benson Kiplangat in 27:18 e Caroline Nyaga in 30:48. A Marrakech la maratona è vinta da Gilbert Kibet (2h09:48) e Kaltoum Bouaasayriya (2h27:22), nella mezza 1h00:22 del marocchino Omar Ait Chitachen.
OLYSLAGERS 1,98. Nell'attività australiana, esordio sopra le righe della primatista nazionale e medagliata olimpica Nicola Olyslagers, già nota come McDermott, 1,98 nel debutto ai campionati regionali di Canberra, dove la prima gara di lungo della world leader 2022, Brooke Buschkuehl (già Stratton) si è conclusa con un miglior salto di 6,61. Esordio anche del pesista Tomas Walsh in Nuova Zelanda (21,09). In Giamaica, primo capolino nella nuova stagione per la due volte doppio oro olimpico Elaine Thompson-Herah, che ha corso i 60 metri, vinti in 7.15.
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